Nel 2010, Teatro Cult-u-r(e), precursore dell’attuale Associazione Culture Possibili e diretto da Bianca Caccamese, ha co-prodotto, insieme al Teatro Stabile di Catania, lo spettacolo-laboratorio L’isola diversa. L’opera, firmata alla regia da Monica Felloni e Piero Ristagno, è stata presentata all’interno della rassegna di teatro contemporaneo Gesti contemporanei e si è incentrata sul tema della disabilità, affrontato con un approccio teatrale sperimentale e inclusivo.
Nel 2012 nasce ufficialmente l’Associazione Culturale Culture Possibili, con l’obiettivo di promuovere nuove forme di sperimentazione nel campo dell’attività teatrale, favorendo l’integrazione e valorizzando le capacità espressive e creative delle persone con disabilità. L’Associazione si propone di incentivare, sviluppare e perseguire finalità culturali attraverso la produzione e l’organizzazione di spettacoli, rassegne, pubblicazioni, mostre e la gestione di spazi, con l’intento di favorire l’aggregazione, la vita associativa e la comunicazione culturale attraverso ogni strumento ritenuto utile allo scopo. Essa intende inoltre promuovere e valorizzare la ricerca e la sperimentazione in ambito culturale, collaborando con enti pubblici e privati per il raggiungimento degli obiettivi sociali. Nel corso degli anni, l’Associazione ha operato con costanza per il perseguimento delle proprie finalità, attraverso la realizzazione di spettacoli teatrali concepiti come strumenti di emancipazione individuale, con particolare attenzione rivolta alle persone con disabilità. Ha inoltre promosso concerti e attività musicali, come corsi di musicoterapia, al fine di evidenziare il valore della musica sia nell’educazione che nel sociale, stimolando l’interesse musicale soprattutto tra i giovani, con un occhio di riguardo alla valorizzazione di giovani musicisti e compositori. L’impegno dell’Associazione si è manifestato anche nell’organizzazione di iniziative culturali di rilievo locale, con la prospettiva di una diffusione su scala nazionale e internazionale, sostenendo la partecipazione attiva e collettiva a manifestazioni culturali quali convegni e workshop. Attraverso tavole rotonde, conferenze, mostre, giornate di studio, gruppi di lavoro, concorsi, premiazioni, seminari, festival, eventi e rassegne, ha veicolato i temi emersi dalle attività svolte, avvalendosi anche delle nuove tecnologie digitali e multimediali. L’Associazione ha inoltre prestato attività di consulenza e collaborazione a favore di enti pubblici, privati e associazioni, tra cui l’Associazione Culturale Zō, che hanno condiviso finalità volte alla promozione della cultura.
Nel 2013 ha ideato e prodotto lo spettacolo teatrale Collage, nato da un’idea di Bianca Caccamese, con l’intento di valorizzare lo spettacolo dal vivo quale mezzo di emancipazione per le persone con Sindrome di Down. L’iniziativa ha trovato espressione nella realizzazione di una performance in occasione della Giornata Nazionale della Persona con Sindrome di Down, organizzata dal Coordown (Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Persone con Sindrome di Down), svoltasi il 13 ottobre. La rappresentazione ha preso forma attraverso un collage di poesie e testi interpretati da attori con Sindrome di Down e attori professionisti, arricchito da immagini e musiche donate da noti artisti catanesi, invitati a partecipare con il proprio contributo. Questo momento teatrale ha rappresentato un’occasione significativa di sensibilizzazione e riflessione, ponendo l’accento sull’abilità e non sulla disabilità, e celebrando la diversità come elemento distintivo e non come causa di discriminazione.
Nel 2014 l’Associazione produce lo spettacolo Un poeta normale, con la regia di Andrea Lapi. Il progetto si fonda sull’interazione tra due persone profondamente diverse e sulla sperimentazione delle molteplici forme che questa relazione può assumere. Il tema centrale dello spettacolo è la poesia, intesa come strumento per evadere dalla realtà, e prende le mosse dall’incontro tra due personaggi “diversi”, generato dalle poesie scritte da uno dei due attori, Giuseppe. Nella passione con cui Giuseppe, giovane con la Sindrome di Down, compone versi, si riflette il suo bisogno di sottrarsi alle difficoltà della vita reale e la volontà di costruire un universo alternativo in cui vivere in armonia con le proprie emozioni.
Nel febbraio dello stesso anno, e successivamente nel 2015, l’Associazione presenta un Concorso di drammaturgia presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, in piazza Dante a Catania. L’iniziativa nasce con l’intento di promuovere nuove forme di sperimentazione teatrale, stimolando una riflessione approfondita sulla disabilità quale risorsa per la creazione di nuovi linguaggi espressivi. Durante l’evento, moderato da Ornella Sgroi, intervengono Bianca Caccamese, presidente dell’Associazione Culture Possibili, Riccardo Insolia, presidente dell’Associazione Ingresso Libero, il critico teatrale Filippa Liardo e l’attrice e autrice Pamela Toscano.
A partire dal 2017, si consolida la collaborazione con Pamela Toscano – regista, drammaturga e attrice, esperta nella creazione di opere site-specific – che cura il laboratorio Note di Colore, un gruppo artistico eterogeneo che include anche persone con disabilità. In particolare, nel 2017 l’Associazione è co-organizzatrice, insieme all’Associazione Culturale Zō, della performance partecipata Sciarada, un percorso articolato in racconti, improvvisazioni, immagini e suoni, incentrato sui temi dell’inclusione e della disabilità. L’anno successivo, nel 2018, promuove la mostra interattiva Danza la Trinacria tra fuochi e maree, a cura di Pamela Toscano e Lucia Scuderi: un’esposizione dinamica di opere, disegni, riflessioni e azioni performative, che attraverso giochi relazionali ha coinvolto il pubblico nella scoperta di storie legate al simbolo della Sicilia. I partecipanti al laboratorio hanno dato voce a stralci di racconti, poesie e piccole improvvisazioni, condividendo con gli spettatori i percorsi creativi e le modalità relazionali acquisite. Negli anni successivi, l’Associazione ha proseguito la collaborazione con Zō, co-organizzando i saggi conclusivi dei laboratori artistici.
Dal 2022 collabora con l’attrice e docente Olivia Spigarelli, che conduce un laboratorio di lingua e dialetto articolato in due incontri settimanali della durata di due ore ciascuno, rivolto a un gruppo misto di adolescenti e adulti, inclusi alcuni partecipanti con disabilità.
Nel settembre dello stesso anno, co-organizza un workshop di tre giornate, dal 19 al 21 settembre, dedicato alla creazione di oggetti scenici realizzati con materiali di riciclo. In occasione della Giornata Internazionale della Pace, il gruppo Note di Colore presenta presso il complesso de Le Ciminiere il risultato di questo laboratorio, una installazione urbana interattiva che si inserisce all’interno della manifestazione culturale M.I.N.D. The Gap – Cultural Forum (Music Internationalization Networking Diffusion), parte del progetto M.I.C. – Music In the Circle, promosso dall’Associazione Darshan di Catania.
Sempre nel 2022, in collaborazione con l’Associazione Culturale Zō, l’Associazione partecipa al bando regionale Residenze Artistiche, occupandosi specificamente della selezione degli artisti in residenza: Anthea Ipsale, Pierre Ayel e Ruari Dunne, che svolgono il loro percorso creativo all’interno degli spazi attrezzati del centro culturale Zō. Durante tutto il periodo di residenza, accompagna gli artisti nelle fasi di ideazione, sviluppo e realizzazione dello spettacolo conclusivo intitolato La ville engloutie, curandone anche la gestione dei costi tecnico-organizzativi. Il progetto si colloca a cavallo tra illustrazione, musica e teatro di figura, e si ispira al fascino della leggenda siciliana di Colapesce, attraverso la quale i tre artisti – di nazionalità italiana, francese e irlandese – hanno esplorato elementi comuni tra le rispettive culture. In tal modo, è stato costituito un gruppo artistico eterogeneo per provenienza e formazione, le cui caratteristiche individuali sono state valorizzate in una visione condivisa e interculturale.
Dal 2023 collabora con la psicoterapeuta Angela Raffaella Bella, curatrice di un laboratorio rivolto a portatori di disabilità e basato su team building e gestione dello stress in gruppi provenienti da contesti a rischio.
Dal 2022 al 2024 l’Associazione prende parte, seppur indirettamente, al Bando Periferie, attraverso una collaborazione continuativa con l’Associazione Culturale Zō di Catania. In tale contesto, si occupa della gestione di diverse fasi organizzative e logistiche, sostenendone altresì le relative spese. Nello specifico: nel 2022, nell’ambito del progetto Ricreiamo il Natale, ha curato per conto di Zō due giornate di workshop e laboratorio dal titolo Quaderno Reality e Quaderno Sovraimpressioni, condotte da Daria De Florian e Antonio Tagliarini. Questi incontri, posti a cavallo tra narrazione e visione, hanno offerto al pubblico uno sguardo intimo sul processo creativo dei due artisti, che hanno aperto i loro quaderni di lavoro, condividendo materiali originali tratti da alcune scene e coinvolgendo i partecipanti nello sviluppo della loro drammaturgia. Nel dicembre dello stesso anno, partecipa al progetto Chalermo attraverso l’organizzazione e la facilitazione del workshop Identité, a cura della compagnia francese CIE AnteprimA. L’attività, rivolta ai giovani ospiti della Cooperativa Prospettiva di San Giovanni Galermo e ai partecipanti con disabilità del laboratorio Note di Colore, ha offerto un’indagine poetica e ludica sul riconoscimento di sé e sulla costruzione di una drammaturgia collettiva. Attraverso parole, gesti e linguaggi espressivi, ogni partecipante è stato guidato nel processo di valorizzazione delle proprie caratteristiche individuali. Il laboratorio, intensivo e inclusivo, ha coinvolto anche bambini e ragazzi del quartiere e partecipanti esterni, generando un'esperienza di condivisione creativa profondamente accessibile. A conclusione del percorso, è stata realizzata una mise en espace a metà tra una mostra e un defilé, dove i partecipanti hanno potuto riconoscersi al di là di stereotipi e modelli prestabiliti, accompagnata da un’esposizione fotografica che ha documentato il lavoro svolto. Nell’ambito dello stesso progetto, l’Associazione ha inoltre sostenuto i costi logistici connessi al percorso Soundscape, dedicato all’esplorazione sonora del quartiere e guidato dall’artista Max Casacci, così come agli incontri speciali a metà tra workshop e happening, condotti dalla Compagnia Licia Lanera e da Stalker Teatro. Nel 2023 Culture Possibili riprende le attività intraprese l’anno precedente presso il quartiere di San Giovanni Galermo, proseguendo il percorso con la compagnia francese CIE Anteprima. Tali incontri, già proficui nella precedente edizione, si ampliano grazie all’integrazione di nuovi gruppi e nuove sensibilità, favorendo un dialogo attivo tra persone con diverse difficoltà e diversità. Il gruppo Note di Colore si unisce ai ragazzi della Cooperativa, generando un collettivo nuovo, ricco di giovani capaci di confrontarsi, giocare e sperimentare strategie di comunicazione artistica attraverso le arti visive, il linguaggio del corpo e la poesia. La performance conclusiva si è articolata attorno al tema del riconoscimento reciproco, costruita a partire da un espediente semplice ma efficace: l’uso di stoffe colorate come alter ego simbolici, strumenti attraverso cui ogni partecipante ha potuto raccontare sé stesso. Dal 22 al 24 giugno l’Associazione coordina il laboratorio Chalermo Percussion, frutto dell’incontro tra i giovani del quartiere di San Giovanni Galermo e i componenti del gruppo Note di Colore. Il laboratorio culmina in una performance finale presso la sede della Cooperativa Prospettiva, guidata dall’attrice Pamela Toscano e dal musicista Josè Mobilia, la cui formazione artistica spazia dalle tradizioni popolari al jazz, fino alla musica classica, all’improvvisazione e alla sperimentazione elettronica.
Nel 2024, nell’ambito del progetto Chalermo Networking, l’Associazione assume il ruolo di responsabile organizzativa delle attività di rete. In particolare, cura la facilitazione, la comunicazione e l’accessibilità, ponendo al centro del proprio intervento il concetto di team building. Lavora attivamente con il gruppo Note di Colore e con i ragazzi della Cooperativa Prospettiva di San Giovanni Galermo, contribuendo a creare un clima disteso e un ambiente sicuro, in cui tutte le persone coinvolte nel progetto si sono sentite accolte, ascoltate e protagoniste attive del processo creativo e relazionale.
Forte dell'esperienza pregressa, nel 2024 continua la collaborazione con l'associazione Culturale Zō per la nuova edizione del Bando Residenze Artistiche, occupandosi della selezione degli artisti in residenza Bruna Bonanno, Alexander Toscano, Martina Consolo, con il supporto di Angelo D’Agosta, e della produzione della restituzione finale del progetto ECDISI dal titolo Drill Baby One More, frutto di un anno di lavoro e basata sulla valorizzazione dello zolfo e del patrimonio materiale e immateriale siciliano.
Nel 2024 è curatrice della rassegna Club Under The Sea. Si tratta di un format di arti audiovisive che funge da laboratorio sensoriale, esplorando le potenzialità di suono, immagine e gesto. Attraverso performance pensate per coinvolgere il pubblico in un’esperienza immersiva, si dà vita a un’improvvisazione collettiva tra artisti ospiti e residenti, dove suoni e immagini si intrecciano e si trasformano in tempo reale.
È ideatrice e curatrice anche di una rassegna di musica classica e neoclassica contemporanea i cui concerti sono stati realizzati da Josè Mobilia, Mario Sciré e Antonio Catalfamo. Importanti collaborazioni sono quelle con altri musicisti di estrazione classica, jazz ed elettronica quali Massimiliano Pace, Domenico Quaceci, Agostino Burgio, Rosario di Leo, Rosario Moschitta.